(Teleborsa) - Gli elettori greci, in pista per il referendum di domenica, sembrano equamente divisi sul voto che potrebbe gettare Atene nel buio economico.
Un sondaggio condotto da GPO dice che il 47% dei votanti si inchinerebbe al piano di austerità imposto dai creditori europei, votando SI, mentre il 43%, votando NO, respingerebbe quei termini, appoggiando l’attuale governo.
Il margine di errore del sondaggio, che ha intervistato 1000 persone, sarebbe del 3,1%.
I parametri della contesa, dopo una giornata di granitici atteggiamenti da parte del governo greco e dei creditori, sembrano inamovibili, sia per gli scaduti termini del piano di salvataggio, sia per l’inadempienza greca nel rimborsare entro il 30 giugno una rata da 1,5 miliardi di euro, al Fondo Monetario Internazionale.
I politici di tutta Europa hanno mal giudicato la mossa di Tsipras, il quale si appella invece alla sua coerenza per il mandato ricevuto nelle elezioni di gennaio, convinto com’è che il suo NO migliorerebbe la sua presa sull’elettorato greco.
“La Grecia dovrà affrontare una terrificante mancanza di libertà economica”, ha detto il ministro delle Finanze spagnolo, Luis de Guindos.
"Non possiamo trovare un accordo con qualcuno che dice sempre NO", ha ribadito il suo omologo francese, Michel Sapin.
Il mercato sembra voglia stabilizzarsi sui livelli attuali in attesa della riapertura di lunedì e su timidi segnali di disgelo. Azioni, obbligazioni ed euro non hanno mostrato stamattina particolari movimenti. L'indice Euro alle 13,50 di oggi risulta invariato, mentre l’euro segna un +0,20% a 1,1074.