(Teleborsa) - La riforma della scuola potrebbe essere rinviata di un anno a causa dei troppi emendamenti al testo, con conseguente mancata assunzione dei precari.
L'annuncio arriva direttamente dal fautore del disegno di legge, Matteo Renzi. Ospite a Porta a Porta, il Presidente del Consiglio ha dichiarato senza troppi preamboli: "quest'anno con tremila emendamenti in Commissione mi pare difficile che si assumano i precari a settembre. Si andrà al prossimo anno".
Cosa se sarà dei 100 mila precari che attendevano l'assunzione a settembre? Il Premier ha escluso l'ipotesi di procedere con un decreto separato sulle assunzioni, optando per una conferenza nazionale da tenere nei primi giorni di luglio. Una conferenza in cui saranno invitati tutti, sindacati, docenti e famiglie. "Presenteremo la nostra proposta, ma una volta che abbiamo ascoltato tutti si chiude", ha spiegato.
Un'altra soluzione è che la minoranza dem riduca gli emendamenti presentati, cosa che permetterebbe l'approvazione della riforma in tempi stretti.
Secondo l'iter originario, il via libera al disegno di legge era previsto per metà giugno, ma le votazioni degli emendamenti in Commissione cultura di Palazzo Madama sono iniziate solo ieri.
Il rischio è che, pur volendo procedere ad oltranza, approvando comunque "La Buona scuola", a settembre ci sia il caos per motivi prettamente tecnici e organizzativi.