(Teleborsa) - I governi dell'Unione europea hanno chiuso un accordo preliminare per estendere di un semestre, fino alla fine di febbraio, le sanzioni contro la Russia, per mantenere la pressione sul Cremlino affinché possa cedere e declinare tutti i discorsi verso un più serio accordo di pace in Ucraina orientale.
I rappresentanti dei 28 governi dell’Unione Europea, hanno concordato oggi a Bruxelles di prolungare i criteri commerciali e di investimento delle sanzioni. La conferma definitiva dell’iniziativa verrà data il prossimo 22 giugno.
La decisione, presa dietro le quinte, segna un punto a favore per il presidente dell’Unione Europea, Donald Tusk, leader della linea dura, evitando di fatto il cedimento dell’Unione alla pretese, anche economiche, della Russia.
I termini delle sanzioni attuali scadono alla fine di luglio. Una black list stilata appositamente, impone il congelamento dei beni e il divieto di viaggio per 151 persone, aziende e organizzazioni riconducibili alla Russia, accusate di destabilizzare Ucraina.
La decisione, tuttavia, non è stata presa all’unanimità. La task force contraria alle misure economiche contro la Russia è guidata dalla Grecia e comprende paesi come Austria e l'Ungheria, ma la loro iniziativa è stata neutralizzata dalla mossa di Tusk di ricorrere alla burocrazia, facendo approvare il nuovo dispositivo attraverso la commissione permanente di Bruxelles.