(Teleborsa) - Tutti d'accordo in Europa sulla missione navale contro i trafficanti di esseri umani nel Mediterraneo, un po' meno sul discorso quote per la redistribuzione dei rifugiati.
Ieri è arrivato il via libera dai ministri degli esteri e della difesa dei ventotto, che si sono riuniti a Bruxelles per mettere fine a questo dramma che ormai da anni sta causando la morte di moltissimi migranti.
Secondo i termini dell'accordo la missione navale chiamata EuNavFor Med sarà di 11,82 milioni di euro per la fase di avvio dei primi due mesi mentre il mandato iniziale della missione sarà di 12 mesi.
Il quartiere generale della missione UE sarà a Roma, con il comando affidato all’ammiraglio italiano Enrico Credendino.
Riguardo al piano anti-scafisti servirà una risoluzione ONU prima dell'ok definitivo da parte dei capi di Stato e di governo della UE nel vertice di fine giugno.
Resta da sciogliere il nodo redistribuzione dei rifugiati, sul quale il fronte UE non è affatto compatto. Dopo Francia ed Ungheria si è unita al coro dei contrari anche la Spagna, con ministro degli esteri spagnolo, José Manuel Garcia-Margallo convinto che "lo sforzo di solidarietà deve essere proporzionato, giusto e realista, cosa che la proposta della Commissione non è".
"Sarebbe francamente molto amaro constatare che quell'iniziativa e quella disponibilità a rendere quel problema un problema europeo, e non solo italiano, facesse passi indietro", ha dichiarato il ministro degli esteri Paolo Gentiloni, aggiungendo che "non si devono fare passi indietro" "perché l'Europa non farebbe una figura all'altezza dell'Europa".