(Teleborsa) - Il primo ministro greco Alexis Tsipras ha intenzione di mettere sotto pressione i leader dell'Unione europea per contribuire a risolvere la situazione di stallo dei negoziati con i creditori.
Il leader greco sta forzando il braccio di ferro sui negoziati di salvataggio, che si terranno a Riga, in Lettonia, il 21 e 22 maggio, a margine dei colloqui tra i paesi dell’euro blocco.
Un alto funzionario europeo ha detto che Tsipras dovrebbe partecipare al vertice, pur ribadendo che il problema greco non è all'ordine del giorno della riunione.
I responsabili politici europei stanno dando pochi indizi sullo stato dei negoziati, in quanto gli investitori cercano di capire quanto denaro il paese ha lasciato nelle sue casse dopo aver superato un'altra settimana.
In sostanza la Grecia al suo 110° giorno di braccio di ferro con i suoi creditori e con il Fondo Monetario Internazionale, che l’ha portata ad affrontare una pericolosa crisi di liquidità, gettando nuovamente Atene in recessione, tra rinnovati dubbi sulla sua permanenza nella zona euro.
"Anche se ha avuto una proroga sui termini di salvataggio fino alla fine di giugno, la Grecia non pensi di aver pieno accesso ai restanti 7,2 miliardi di euro previsti dall'estensione del piano di sostegno”, ha detto Stephen Gallo , strategist valutario alla Banca di Montreal a Londra. “E’ improbabile che la Banca centrale europea proceda all'acquisto di titoli greci, perché i problemi non sono finiti”.