(Teleborsa) - La Grecia non andrà in default nemmeno questa volta. Atene ha infatti rimborsato al Fondo Monetario Internazionale la tranche di aiuti da 750 milioni di euro nonostante l'ennesima fumata nera di ieri.
Come ampiamente atteso, l'Eurogruppo di ieri si è concluso senza un accordo tra le parti, anche se il Commissario agli Affari Economici e Monetari, Pierre Moscovici, ha parlato di progressi e di uno "stato d'animo nuovo".
Nel comunicato emesso dopo l'incontro si parla di "posizioni più vicine" sulla riforma dell'IVA, sulla creazione di un'agenzia indipendente per gli ammortizzatori sociali e sul problema dei crediti deteriorati.
Tuttavia, ha precisato Moscovici, vi sono ancora "lacune significative" su altre questioni primarie, come ad esempio le pensioni e il mercato del lavoro. Su questi temi il Governo ellenico ha visioni molto diverse, anche se concorda sull'esigenza di coniugare la creazione di occupazione con la sostenibilità delle finanze pubbliche.
Il prossimo step? Trovare un accordo prima della fine del programma di EFSF (European Financial Stability Facility), che scade a fine giugno.
Meno entusiasta il numero uno dell'Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem: "stiamo facendo progressi. Non sono soddisfatto ma sono leggermente più ottimista", ha dichiarato ieri in press conference.
Quanto a Yanis Varoufakis, il Ministro delle Finanze ellenico ha ribadito la grave crisi di liquidità in cui si trova la Grecia: "il problema della liquidità è terribilmente urgente", ha dichiarato.
Non a torto: secondo voci di stampa, lo Stato potrebbe essere costretto a pagare i dipendenti pubblici con le cambiali.
Grecia, fumata grigia all'Eurogruppo. Onorato il prestito al Fondo Monetario
12 maggio 2015 - 08.36