(Teleborsa) - Il ministro delle Finanze greco Yanis Varoufakis ha detto che il suo governo tenterà fino alla fine di ricucire i rapporti con i creditori internazionali, visto che questi ultimi, per le prolungate trattative di salvataggio, stanno perdendo la pazienza dopo mesi di estenuante braccio di ferro.

Varoufakis nega che sia stato messo da parte dal primo ministro greco Alexis Tsipras, per la conduzione dei negoziati e si aspetta che un accordo possa venir raggiunto nelle prossime due settimane, anche se è improbabile che venga annunciato nell'incontro del prossimo 11 maggio, che vedrà gli occhi di Varoufakis incontrare quelli dei suoi omologhi europei.

La Grecia ha meno di una settimana per dimostrare alla Banca centrale europea la sua buona volontà e che è seriamente intenzionata a raggiungere un accordo e rimborsare i 745 milioni di euro che la Grecia deve la Fondo monetario internazionale. Se la Grecia dovesse “bucare” quest’appuntamento l’eurozona verrebbe indotta a inasprire le regole per la concessione di ulteriore liquidità.

"L'Europa sta trattando in modo piuttosto freddo e alla fine sta facendo la cosa giusta dopo aver provato tutte le alternative”, ha detto Varoufakis in una intervista rilasciata alla BBC. "Per questo motivo l’11 maggio non arriveremo a nessun accordo. Pensiamo invece di raggiungerlo entro un paio di settimane”.

Oltre 100 giorni di colloqui tra lo stato più indebitato d'Europa ed i suoi creditori non sono riusciti a produrre un accordo sulle condizioni allegate ai 240 miliardi di euro di salvataggio del paese. Il braccio di ferro tra la Grecia e la coalizione di governo della zona euro, tra gli Stati membri, ha portato ad un prelievo di liquidità senza precedenti da parte dei depositanti ellenici, dalle banche greche e ad una rinnovata preoccupazione per il futuro del paese nella moneta unica.