(Teleborsa) - "In Italia sono cambiati i governi, ma non si sono cambiate le cose. Il capitalismo di relazione ha prodotto alcuni effetti molto negativi, perciò è ora di mettere la parola fine su un sistema basato più sulle relazioni che sulla trasparenza".
Così il Premier Matteo Renzi ha esordito durante la sua prima apparizione davanti alla comunità finanziaria italiana riunitasi a Palazzo Mezzanotte, sede di Borsa Italiana.
Palazzo Mezzanotte che, viste le contestazioni indirizzate allo stesso Presidente del Consiglio nei giorni scorsi, è stato letteralmente blindato per l'occasione.
Il Premier ha spiegato che in Italia c'è un "tessuto imprenditoriale vitale e ricco di energia e tenacia" per il quale la quotazione in Borsa deve essere considerata "uno strumento per affermare principi di trasparenza e apertura al mondo che sono fondamentali" piuttosto che "un doveroso approdo naturale".
L'idea di Renzi era quella di incontrare le società quotate, sia le PMI rappresentative del Made in Italy che le grandi aziende industriali. Fra gli ospiti c'era il gotha della finanza, delle banche e dell'industria: Giuseppe Recchi, Federico Ghizzoni, Rodolfo e Carlo De Benedetti, Claudio Costamagna, Gian Maria Gros-Pietro, Lapo Elkann, Brunello Cucinelli, Alessandro Profumo, Fabrizio Viola, Massimo Moratti, Marco Tronchetti Provera, Pietro Scott Jovane e Maurizio Costa.
Renzi ha fatto un cenno anche alla Legge elettorale, affermando convinto che l'Italicum sarà approvato stasera, con la votazione finale, dopo le tre fiducie incassate la scorsa settimana. IL numero uno del governo ha anche snocciolato la sua agenda delle riforme, citandone alcune di interesse per la finanza, come il decreto banche, che affronterà il tema della gestione delle sofferenze tramite una bad bank.
Matteo Renzi debutta a Piazza Affari. Al mondo della finanza: "basta capitalismo di relazione"
04 maggio 2015 - 11.57