(Teleborsa) - Per provare la voglia europea di attenuare le sanzioni imposte alla Russia bisogna guardare il fermento dell’attività diplomatica che si sta delineando.

Il presidente cipriota Nicos Anastasiades ha visitato il leader russo nel mese di febbraio, per discutere della concessione dei porti ciprioti alla marina russa. Marzo ha visto la visita di Matteo Renzi, etichettato come "partner privilegiato" di Putin. Il primo ministro greco Alexis Tsipras è atteso a Mosca il prossimo 9 aprile.

Insieme con l'Ungheria, la Slovacchia, l'Austria e la Spagna, i tre paesi succitati erano riluttanti sostenitori delle sanzioni economiche imposte alla Russia l'interferenza “provata” in Ucraina.

Le valutazioni su una tregua traballante e l’alleggerimento, se non proprio il ritiro, delle sanzioni, saranno i punti che verranno discussi nel vertice UE di domani a Bruxelles.

"Il risultato più probabile è che l’euroblocco non si troverà d’accordo a ritirare adesso le sanzioni e sospenderanno qualsiasi decisione fino all’ultimo momento”, ha detto Ian Bond, ex diplomatico britannico ora funzionario del Center for European Reform di Londra.