(Teleborsa) - Torna ad espandersi l'attività manifatturiera cinese dopo la debacle di fine 2014.

Il PMI manifatturiero preliminare elaborato da HSBC si è portato a febbraio a quota 50,1 punti (massimo di 4 mesi) rispetto ai 49,7 punti di gennaio, battendo le attese degli analisti che erano per un valore sui livelli del mese precedente.

Come noto, un PMI sopra i 50 punti segnala espansione, mentre al di sotto dei 50 punti segnala contrazione.

Secondo Qu Hongbin, capo economista di HSBC per la Cina, ha spiegato che nonostante questo marginale miglioramento l'attività economica interna resta lenta, quella esterna incerta. Per questo le autorità di politica monetaria dovrebbero mette in atto nuove politiche di allentamento.

Molto deludente il sottoindice relativo ai nuovi ordini all'esportazione sceso a 47,1 punti. Il dato ha messo a segno la contrazione più elevata dal giugno del 2013.

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