(Teleborsa) - Si sta aprendo la diga: altre tre stabilizzazioni di docenti, questa volta a Crotone.
A seguito dei ricorsi presentati dall'Anief nel 2011, le assunzioni a tempo indeterminato sono state disposte dal Tribunale di Crotone. Determinante è stata anche la sentenza della Corte di Giustizia europea sulla reiterazione dei contratti a termine nel territorio italiano, emessa lo scorso novembre.
Il giudice Greco di Crotone ha ordinato l’immissione in ruolo a tempo indeterminato di tre docenti precarie di lungo corso, dando quindi ragione al ricorso presentato dall’avvocato Francesco Lista dell’Anief, su contenzioso nazionale dei legali Ganci e Miceli. La tesi del giovane sindacato è stata accolta su tutta la linea: immissione in ruolo con acclusa ricostruzione di carriera.
I precari sono stati assunti con effetto retroattivo dal 2005. Il giudice ha ordinato la ricostruzione per intero della carriera, della liquidazione e delle mensilità estive non corrisposte. Condannato anche il Miur al pagamento delle spese che si liquidano in 3mila euro oltre la rimborso forfettario del 15% e oneri fiscali e previdenziali, come per legge.
Secondo Marcello Pacifico, presidente Anief e segretario organizzativo Confedir, "è ormai un dato di fatto che sono sempre più i giudici che a seguito della sentenza chiara e lapidaria emessa il 26 novembre scorso a Lussemburgo dalla Corte europea, si adeguano alla giurisprudenza comunitaria procedendo alla stabilizzazione e alla ricostruzione di carriera di personale precario con anche più di 10 anni di contratti a tempo determinato alle spalle". Per l'Anief è un’evidente conquista, che arriva a distanza di cinque anni da quando il sindacato della scuola denunciò il danno prodotto ai precari italiani, costituendosi in Corte Costituzionale.