(Teleborsa) - Il Ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini, ha detto oggi che l'idea di un azzeramento totale degli scatti di anzianità, il punto più dibattuto nell'esito della consultazione La Buona Scuola, "è sicuramente da discutere e negoziabile".
Pronta la replica del sindacato della scuola, Anief, che fa sapere non accetterà alcun "diktat": "gli aumenti stipendiali automatici, che per i lavoratori della scuola rimangono l'unica forma di carriera professionale, vanno assolutamente mantenuti in vita".
Marcello Pacifico, presidente del sindacato della scuola, ha detto che su questo punto "non c'è alcun margine di trattativa". Non va infatti dimenticato, spiega Pacifico, che i vari Governi che si sono succeduti negli ultimi anni, prima quello del premier Mario Monti, poi di Enrico Letta e ora di Matteo Renzi, hanno tutti disposto delle norme "capestro" per mantenere gli stipendi ai valori del 2009 prorogando il congelamento dell'indennità di vacanza contrattuale: "tanto è vero che i nostri dipendenti della scuola, in linea con gli altri comparti pubblici, non potranno usufruirne sino al 2018".
Si tratta, tra l'altro, continua Pacifico, di un "danno economico tutt'altro che irrisorio: per la sola mancata assegnazione delle vacanza contrattuale, tra tre anni, lo Stato sarà debitore nei confronti degli insegnanti di quasi 9 mila euro, derivanti dalla non assegnazione di 53 euro in media al mese".
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