(Teleborsa) - Sulla Legge di Stabilità 2015 il Senato si concede una pausa di riflessione per consentire ai senatori di decidere a ragion veduta sulle molte questioni ancora aperte. Questo potrebbe riaprire le speranze per i "Quota 96", tema sul quale la Camera ha approvato un ordine del giorno che impegna il Governo a trovare una "soluzione ragionevole".

L'ordine del giorno sui "quota 96", innanzi tutto, impegna l'esecutivo a trasmettere al Parlamento una relazione contenente la verifica del numero "effettivo" dei lavoratori in questa situazione e ad adottare "il prima possibile" il relativo provvedimento.

Il problema di trovare una sistemazione ai "Quota 96" si fa anche più urgente oggi, perché nel frattempo il numero si è quasi dimezzato e l'impegno finanziario pubblico ridotto a meno di 300 milioni di euro.

Il Senato - commenta Marcello Pacifico presidente del sindacato della scuola Anief - deve prendersi le sue responsabilità, mandando in pensione i dipendenti della scuola che hanno maturato i requisiti per la quiescenza con il finire dell'anno scolastico 2011/12, ma rimasti bloccati per un errore maldestro della riforma pensionistico Monti-Fornero. Per questo motivo riproporremo al Senato gli emendamenti risolutivi, dopo aver anche intrapreso la battaglia legale ricorrendo in tribunale".