(Teleborsa) - Idee sempre meno chiare in seno alla BCE riguardo alle misure di quantitative easing. I falchi (tedeschi) e colombe continuano a guardarsi con diffidenza, moltiplicando anche l'incertezza e la volatilità dei mercati.

Proprio stamattina, uno dei membri del direttivo dell'Eurotower, il lussemburghese Yves Mersch, ha affermato che la banca centrale potrebbe prendere in considerazione varie tipologie di asset (bond sovrani, oro, ETF) per il lancio delle cosiddette "misure non convenzionali".

Secondo Mersch, la BCE "è attenta nel monitorare gli effetti di lungo termine ed eventuali effetti collaterali" e per questo motivo starebbe tardando il lancio delle misure QE, per capire prima gli effetti di quelle già annunciate.

Alle colombe rispondono però i falchi, in primis il numero uno della Bundesbank Jens Weidmann, notoriamente contrario alle misure di quantitative easing.

Secondo il Presidente della banca centrale tedesca, infatti, l'acquisto di titoli di stato potrebbe "creare nuovi incentivi ad aumentare il debito" e "frenare le riforme" che alcuni Paesi si sono impegnati a portare avanti. Fra l'altro, Weidmann ha affermato che non c'è alcuna garanzia che il QE funzioni.