(Teleborsa) - Un largo studio condotto dal Britain's Office for National Statistics dimostra che lo stress sul posto di lavoro accorcia la vita delle donne. E che vi sono mestieri molto logoranti, in particolare quello dell'infermiere, dello psicologo e dell'insegnante che, a causa del continuo contatto tra utente e lavoratore vengono anche definiti "helping profession". Ma cosa si fa in Italia a favore di questi lavoratori? Nulla. Non si fa prevenzione, non si indaga, non si informa. Anzi, portando i requisiti per andare in pensione oltre la media europea, il nostro Stato sta addirittura remandogli contro.
Preoccupa soprattutto quanto sta accadendo nella Scuola, dove l'81% degli insegnanti, oltre mezzo milione, sono donne. "Mentre in nazioni come la Svizzera si prendono provvedimenti con norme che possono in qualche modo prevenire il burnout, in Italia, nelle linee guida della Buona Scuola, non si trova nessuna misura che vada a contrastare lo stress lavorativo nella vita degli insegnanti", ha scritto la rivista specializzata in Istruzione Orizzonte Scuola.
In Italia, la correlazione tra stress da insegnamento e patologie è stata confermata dallo studio decennale Getsemani Burnout e patologia psichiatrica negli insegnanti, da cui è emerso che la categoria degli insegnanti è quella che di più conduce verso patologie psichiatriche e inabilità al lavoro: dallo studio è emerso che ad essere stressati per il lavoro logorante sono, a vario titolo, il 73% dei docenti.
"Per salvaguardare i conti dello Stato si è perso il senso della ragione, portando i requisiti pensionistici minimi tra i più alti in Europa". Così Marcello Pacifico, presidente ANIEF e segretario organizzativo Confedir, chiede con urgenza "una deroga alla riforma Fornero" che ha considerato usuranti solo alcune professioni riconducibili al comparto privato.
"È un dato che diventa clamoroso quando si somma alla mancata considerazione delle indicazioni di salvaguardia della salute delle donne impegnate in lavori usuranti" aggiunge Pacifico secondo il quale "la vera beffa è che mentre tratteniamo più di 70mila docenti con più di 60 anni, siamo anche gli unici ad annoverare meno dell'1% di insegnanti di ruolo al di sotto dei 30 anni di età anagrafica. E complessivamente due docenti su tre sono over 50".
Scuola, mezzo milione di docenti donne rischiano la salute
20 ottobre 2014 - 18.00