(Teleborsa) - Susanna Camusso, leader della CGIL torna a paragonare Matteo Renzi a Margaret Thatcher. L'accostamento da parte della Camusso tra il Premier italiano e la Lady di ferro, nasce dal fatto che, secondo la numero uno del sindacato, sull'agenda del semestre italiano della presidenza europeo non vi alcun dialogo con le parti sociali.

L'occasione per Susanna Camusso per lanciare il suo strale contro Renzi arriva durante il vertice con i sindacati europei. Camusso lamenta il fatto che "nonostante i solleciti, le richieste, le iniziative del sindacato italiano e del sindacato europeo e, immaginiamo, dopo Copenhagen, dei singoli sindacati, dei Paesi europei, nessun cenno di dialogo sociale si è manifestato dalla presidenza italiana del semestre.

Ripercorrendo con la memoria i precedenti. Ci risulta che ce ne sia uno solo, non a caso era il periodo del liberismo europeo, quello di Madame Thatcher", ha detto il leader della CGIL che ha toccato un altro scottante argomento che riguarda da vicino i sindacati.

Il Job act, su cui la Camusso si è detta pronta al "confronto ma anche al conflitto" per cambiare scelte non condivise", poiché "l'idea che sottende oggi la proposta del governo sul Jobs Act è un' idea di diritti poco estesi in cambio di una grave riduzione dei diritti per chi oggi ha un lavoro stabile".

Susanna Camusso, spiegando che tutto questo "si accompagna ad una politica di ridimensionamento salariale, di blocco dei contratti, di processi di crisi e ristrutturazione basati sulla cancellazione della contrattazione aziendale ha aggiunto che il Paese, come L'Europa "ha bisogno della cancellazione della precarietà e di investire sul lavoro". Proprio per questi motivi , ha annunciato che la CGIL ha indetto "una manifestazione per il 25 ottobre". Un progetto "che confermiamo e rafforziamo...Se il governo non dovesse cambiare direzione per quanto riguarda l'economia e il lavoro, il sindacato andrà avanti con le mobilitazioni".