(Teleborsa) - Gli Stati Uniti aderiranno in linea di principio all’irrigidimento delle sanzioni imposte alla Russia dall'Unione europea, per il suo diretto coinvolgimento nella crisi ucraina e che, nel "giochetto delle contro ritorsioni", potrebbero spingere Mosca ad assumere atteggiamenti analoghi.

"Gli Stati Uniti vogliono approfondire e ampliare le misure contro la Russia nei suoi interessi finanziari, energetici e per quanto riguarda le industrie della difesa militare", ha detto ieri il Presidente Obama, successivamente all’annuncio dell’Unione Europea sulle sanzioni.

Quest’ultima serie di restrizioni economiche imposte congiuntamente da Stati Uniti e l'Unione Europea avranno effetto da oggi.

Secca la risposta russa, "le imprese e i contribuenti europei dovranno sostenere i costi di quest’iniziativa" ha dichiarato all’agenzia Interfax, Dmitry Peskov, portavoce del presidente russo Vladimir Putin.

Le mosse di aumentare il livello dello scontro, seguono le rappresaglie economiche del mese scorso, quando il leader russo ha vietato una serie di importazioni di prodotti alimentari, dopo una prima serie di sanzioni congiunte tra USA e Unione Europea.

Putin continua a negare qualsiasi coinvolgimento negli scontri scoppiati nell’est dell’Ucraina, per quella che è diventata la peggiore crisi tra la Russia ei suoi ex avversari della Guerra Fredda, dopo la caduta del muro di Berlino.

"Finora l'Occidente ha evitato sanzioni in stile Iran", ha dichiarato Tatiana Orlova, economista presso la sede londinese di Royal Bank of Scotland. "L'annuncio dell’Unione conferma che la corsa delle sanzioni continua ed i mercati valuteranno sicuramente la portata di ulteriori sanzioni e misure di ritorsione dei russi".