(Teleborsa) - Semaforo giallo da Bruxelles a Matteo Renzi. Nelle raccomandazioni diffuse ieri, la Commissione europea ha deciso di non bocciare la richiesta dell'Italia di maggior tempo per correggere il debito ma ha invitato Roma a "rinforzare le misure di bilancio per il 2014, alla luce del gap che emerge nei confronti degli obiettivi di riduzione del debito".

La Commissione UE ha dunque chiesto uno sforzo aggiuntivo all'Italia, ma sembra proprio che il governo italiano non abbia affatto in intenzione di mettere in cantiere una manovra correttiva.

Dopo la smentita di ieri a una manovra bis del sottosegretario all'Economia, Pier Paolo Baretta, arrivano anche le rassicurazioni dal Tesoro.
Il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, dopo aver tirato un sospiro di sollievo, ha scritto su twitter: "debito alto, lo sapevamo: acceleriamo riforme e privatizzazioni per ridurlo in modo sostenibile".

In tutto questo sembra che il governo si sia detto disponibile ad accogliere le richieste della Commissione UE, ma solo in sede di Legge di stabilità, ovvero l'anno prossimo.