(Teleborsa) - Burocrazia, scartoffie, faldoni. E' questa l'immagine con cui spesso di presentano gli uffici pubblici. Anche nella migliore delle ipotesi, in cui si sia già raggiunta l'informatizzazione delle procedure, le amministrazioni pubbliche si presentano come satelliti a se stanti e non colloquiano mai fra loro.
Il problema è di nuovo al centro del Forum PA, l'evento che favorisce il confronto fra amministrazioni pubbliche, imprese e cittadini sul tema dell'innovazione. Il dibattito sulla burocrazia non è certo nuovo ed è stato affrontato in tutte le sue sfaccettature, inclusi i sistemi informatici, la cui applicazione proietterebbe l'Italia nel novo millennio.
In occasione dell'evento, Acquirente Unico, la società pubblica che si occupa della gestione del mercato dell'energia, ha voluto condividere la sua esperienza, presentando il Sistema Informativo Integrato (SII), un modello già collaudato, che consentirebbe alle singole amministrazioni di scambiarsi informazioni ed accedere alle medesime banche dati.
Il risultato dell'applicazione su larga scala? Un apparato statale più trasparente, più veloce, più efficiente sotto il profilo della qualità e meno oneroso.
L'elemento che sinora ha sempre ostacolato l'applicazione di modelli informatici integrati alla PA - sottolinea Paolo Vigevano, Presidente e Amministratore Delegato di Acquirente Unico - è rappresentato nell'eterno conflitto fra autonomia amministrativa e bene comune.
Burocrazia, serve un sistema informatico integrato per abbattere i costi
27 maggio 2014 - 18.11