(Teleborsa) - E se davvero la Banca Centrale Europea annunciasse misure straordinarie nel prossimo meeting di politica monetaria? La domanda comincia ad aleggiare sempre più prepotentemente, un po' perché lo ha lasciato intendere il Presidente Mario Draghi nella conferenza stampa post-annuncio tassi della scorsa settimana, un po' perché, a quanto pare, la "purista" Bundesbank, quella che ha sempre esortato la BCE a rispettare scrupolosamente il suo mandato, sarebbe tanto preoccupata dal rischio di deflazione da essersi trasformata definitivamente in colomba.
Secondo il Wall Street Journal, dopo l'inattesa apertura al quantitative easing di fine marzo e il quasi immediato dietrofront, la Banca Centrale tedesca sarebbe pronta a sostenere il varo di misure di stimolo già nella riunione di politica monetaria del 5 giugno in quanto molto preoccupata dallo spettro della deflazione in Eurozona.
Tra le possibili armi ci sarebbero il taglio dei tassi sui depositi, che andrebbe così in negativo scoraggiando le banche dal "parcheggiare" la propria liquidità presso la BCE anziché immetterla nel sistema, l'acquisto di titoli di Stato e di pacchetti di prestiti bancari con sottostante in garanzie reali, i cosiddetti Abs.
Sono mesi che si susseguono voci su un possibile intervento di stimolo. L'ultimo rumor parlava di un bazooka da mille miliardi di euro.
Ad ogni modo, come già ribadito da Draghi, saranno fondamentali le nuove stime al 2016 su inflazione e crescita elaborate dall'Istituto di Francoforte.
Forse è la volta buona: la Bundesbank appoggerà il quantitative easing europeo
13 maggio 2014 - 16.37