(Teleborsa) - Cresce l'attesa per conoscere i nomi dei nuovi vertici delle partecipate statali, non solo quelle quotate (Eni, Enel, Terna e Finmeccanica) ma anche delle Poste Italiane. Secondo una nota del Mef, la lista sarà comunicata stasera alle 20:30 dopo chiusura della sessione after hours di Borsa.
Intanto stamattina il premier Matteo Renzi ha incontrato al Quirinale con il capo dello Stato, Giorgio Napolitano, e successivamente il ministro dell'Economia Padoan, con il quale si è intrattenuto per circa quattro ore.
Fra nomi vecchi e nuovi, Renzi si prepara a rinnovare la guida di società che non sono solo strategiche per l'Italia, come nel caso dell'energia e della difesa, ma anche opportunità da monetizzare, come l'azienda che gestisce i servizi postali che, come noto, si sta preparando ad uno sbarco in Borsa. (Guarda la gallery di approfondimento sulle 100 poltrone di Renzi).
D'altronde i tempi erano stretti per le società quotate, giacché le liste devono essere presentate 25 giorni prima dell'assemblea, che per l'Eni è in calendario l'8 maggio e per Finmeccanica il 9 maggio, mentre l'Enel riunirà gli azionisti il 25 maggio prossimo e Terna il 27 maggio.
Le nomine dovranno essere all'insegna della novità, come sottolineato dal Ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan da Washington, chiarendo che dovranno essere persone "competenti e in alcuni casi nuove". Una cosa è certa, il governo intendere rispettare il principio delle quote rosa e, su parere espresso dal Senato, il principio di onorabilità e rispettabilità nella scelta dei candidati ed il vincolo dei tre mandati.
Intanto, spuntano nuovi nomi per la presidenza, proprio fra i candidati di sesso femminile, come l'ex Guardasigilli Paola Severino e l'ex di Confindustria Emma Marcegaglia, le quali vengono indicate per le due società energetiche. Una ipotesi che fa discutere, a causa del potenziale conflitto d'interesse, giacché lo studio di avvocato della Severino ben conosce le due società energetiche, già suoi clienti. Anche la Marcegaglia non è fuori dell'ombra del dubbio, essendosi più volte trovata in passato, con la sua azienda Marcegaglia Spa, a condividere esperienze ed affari con le due holding pubbliche.
Gli scenari più probabili vedono alla guida dell'Eni un interno, Claudio Descalzi, ora alla guida della divisione Produzione ed Esplorazione, o Leonardo Maugeri.
All'Enel dovrebbe essere rispettata una logica analoga, quella di cercare qualcuno dall'interno o infragruppo: i più papabili sembrerebbero essere l'AD di Enel Green Power Francesco Starace o l'ex direttore finanziario Luigi Ferraris, ma una scelta esterna potrebbe cadere su Aldo Chiarini, attuale AD di GDF Suez.
Per Terna è sempre in corsa Aldo Chiarini o, alternativamente Stefano Cao, ex di Eni.
La partita Finmeccanica per cui si faceva il nome di Antonio Giordo di Alenia, si popola di nuovi candidati, uno dei quali sarebbe l'attuale numero uno delle Ferrovie, Mauro Moretti, salito alla ribalta di recente per la polemica sui compensi dei manager pubblici: una nomina provvidenziale visto che per le quotate non c'è alcun tetto ai compensi, eccetto che per l'obbligo (derogabile) di garantire adeguate performance all'azienda.
Le Poste Italiane? I nomi ricorrenti sono quelli di Monica Mondardini e di Francesco Caio.