(Teleborsa) - Superamento del bicameralismo paritario che porterà a sua volta alla riduzione del numero dei parlamentari e dei costi di funzionamento delle istituzioni, soppressione del CNEL, revisione del titolo V. Sono questi i punti cardine del disegno di legge costituzionale approvato ieri sera dal Consiglio dei Ministri.

"Una grandissima svolta per le istituzioni", ha commentato a caldo dal Premier Matteo Renzi, nonostante le contrarietà su alcuni passaggi manifestate nel fine settimana dal Presidente del Senato, Pietro Grasso, e da una minoranza del PD.

Se il ddl approvato ieri andrà a buon fine la svolta sarà anche economica: riforma del Senato e abolizione delle Province faranno infatti risparmiare circa 1 miliardo di euro l'anno.

Come finirà? "Sono assolutamente certo che non ci saranno tra i senatori persone che non colgano la straordinaria opportunità che stiamo vivendo", ha detto Renzi. Ecco i dettagli della riforma del Senato.

Quanto alle tempistiche il Presidente del Consiglio spiega che è fondamentale che si approvi la prima lettura del ddl entro il 25 maggio, cioè entro le elezioni europee.

Soddisfazione è stata espressa anche dal Capo dello Stato, Giorgio Napolitano. Del resto, ricorda una nota del Quirinale, il Presidente della Repubblica da tempo invoca la "necessità ormai improrogabile di una riforma costituzionale che innanzitutto segni il superamento del bicameralismo paritario e garantisca un più lineare e spedito processo di formazione e approvazione delle leggi".

Ecco i dettagli della riforma del Senato:

- Con la riforma del Senato l'Assemblea di Palazzo Madama cambia il nome in Senato delle Autonomie e diventa organo rappresentativo delle Istituzioni territoriali che partecipa alla funzione legislativa. Può comunque pronunciarsi e proporre modifiche su ciascun disegno di legge.

In generale, rappresenta le istituzioni territoriali, concorre alla funzione legislativa, esercita un raccordo tra lo Stato, le Regioni, le città Metropolitane e i Comuni, approva le leggi costituzionali, partecipa alla attuazione degli atti normativi dell'Unione europea, verifica e valuta l'attuazione delle leggi.

Dunque, il Senato non approva le leggi fatta eccezione per i casi di revisione costituzionale e di leggi costituzionali.

In alcuni ambiti di interesse delle Autonomie territoriali, inoltre , le proposte di modifica espresse dal Senato possono essere superate solo con il quorum rafforzato della maggioranza assoluta dei componenti della Camera dei deputati.

Il nuovo organo è composto dai rappresentanti eletti di Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano e da sindaci. Il numero complessivo di senatori sarà inferiore alla metà di quello attuale e i senatori non percepiranno indennità di mandato.

Come avviene anche oggi, il Senato presiede elezione e giuramento del Presidente della Repubblica, la sua messa in stato di accusa, l'elezione di un terzo dei componenti il Consiglio superiore della magistratura e di due dei cinque giudici costituzionali di nomina parlamentare.

Solo la Camera dei Deputati dà fiducia al Governo esercitando le funzioni di indirizzo politico, attività legislativa ordinaria e controllo dell'operato del Governo.