(Teleborsa) - Non avrà la risonanza del caso Electrolux, se non altro perché in ballo c'è il destino di "soli" 58 dipendenti, ma è comunque l'ennesimo sintomo della crisi e del mal d'Italia delle aziende straniere. Si tratta della decisione della finlandese Fiskars di chiudere due fabbriche e un'unità di stoccaggio situate nell'Italia settentrionale.

Gli impianti producono i coltelli a marchio Kaimano e Montana.

Queste chiusure rientrano nel più ampio piano di ristrutturazione e taglio dei costi varato lo scorso anno dal gruppo nordeuropeo, ma a pesare molto sulla decisione è stata soprattutto la debole domanda di beni di consumo da parte del mercato italiano.

L'alternativa pensata da Fiskars è quella di entrare in partnership con fornitori esterni e di eliminare gradualmente la propria produzione di coltelli professionali in Italia.

Le chiusure porteranno ad inevitabili licenziamenti: l'azienda parla di oltre 58 dipendenti.