(Teleborsa) - Passi l'emendamento D'Attorre, se questo può garantire la fiducia al governo Renzi.

Silvio Berlusconi tende una mano al Premier accettando che la proposta di riforma della legge elettorale, anche nota come Italicum, valga solo per la Camera.

"Prendiamo atto con grave disappunto della difficoltà del Presidente del Consiglio di garantire il sostegno della sua maggioranza agli accordi pubblicamente realizzati. Come ulteriore atto di collaborazione, nell'interesse del Paese, a un percorso riformatore verso un limpido bipolarismo e un ammodernamento dell'assetto istituzionale, manifestiamo la nostra disponibilità ad una soluzione ragionevole che, nel disegnare la nuova legge elettorale, ne limiti l'efficacia alla sola Camera dei Deputati, accettando lo spirito dell'emendamento 2.3", afferma il numero uno di Forza Italia in una nota emessa al termine di un vertice a Palazzo Grazioli con lo stato maggiore del partito.

Oggi Renzi aveva preannunciato che la riforma è ormai irreversibile nonostante il precedente "no" di Forza Italia alla riforma di un solo ramo del Parlamento.

C'è attesa ora per quello che deciderà la segreteria del PD, anch'essa prossima ad un summit. Sembra comunque che abbia accolto molto positivamente gli ultimi sviluppi in casa Forza Italia, così come il Nuovo Centro Destra, tra i principali sostenitori dell'emendamento che stralcia dalla riforma le norme che riguardano il Senato.