(Teleborsa) - Clinton e Obama si stringono in un insolito abbraccio nel nome dell'America e, soprattutto, della battaglia anti-Romney. E' stato proprio l'ex Presidente USA, così diverso dall'attuale inquilino della Casa Bianca, a tenere banco ieri sera in occasione della convention democratica di Charlotte che confermerà ufficialmente Obama quale candidato alle presidenziali USA.
Bill Clinton si è rivolto agli americani con una semplice domanda: "In quale Paese volete vivere?". La scelta non lascia dubbi: i repubblicani creeranno una Nazione di tanti singoli cittadini dove uno solo vince tutto, mentre con l'attuale Presidente e il suo vice, Joe Biden, ricchezza e responsabilità sono divise e tutti sono protagonisti.
Poche le battute e le frasi ad effetto, molte le statistiche sull'amministrazione Obama: 4 milioni di nuovi posti di lavoro creati, 250 mila in più solo nel settore dell'auto, riportato agli antichi fasti rispetto a quando colossi come GM e Chrysler erano moribondi. E poi, tanti dati storici: in tutto, i Presidenti democratici hanno creato 42 milioni di posti di lavoro, quelli repubblicani solo 24 milioni.
Per non parlare del debito pubblico: quando i Repubblicani guidano gli States, lievita a livelli insostenibili.
Risultato? La folla presente nel palazzetto dello sport di Charlotte si è letteralmente esaltata, e il culmine è stato raggiunto quanto Barack Obama è salito sul palco per abbracciare Clinton.
Quel Clinton così diverso da lui (lo ha detto lo stesso ex Presidente: "Obama fuori è freddo, ma dentro di sé brucia un fuoco"), ma ora seriamente intenzionato a bypassare qualsiasi passata rivalità per fa sì che i Repubblicani non stacchino questo 'biglietto' che rappresenta il futuro del Paese.