(Teleborsa) -
Giornata negativa per Piazza Affari e le altre principali Borse europee, dopo i dati sull'inflazione statunitense di ieri hanno alimentato le speculazioni su tassi di intesse più alti a lungo, mentre i deboli dati sull'inflazione cinese di questa mattina hanno fatto crescere i timori sull'economia globale.
Sul
fronte macroeconomico, in
Francia la lettura finale dell'inflazione di settembre ha
confermato un variazione del +4,9% su base annua, mentre in
Spagna è stata
confermata al +3,5%. In precedenza, è
emerso che in
Cina a settembre l'inflazione ha sorpreso al ribasso, attestandosi a 0% a/a da +0,1% di agosto, condizionata dal ribasso dei beni di consumo (-0,9% a/a) a fronte di una crescita stabile dei prezzi dei servizi (+1,3% a/a).
Pr quanto riguarda la
politica monetaria, ieri i
verbali della BCE hanno confermato che la decisione sui tassi era ritenuta "difficile", ma che alla fine si formò una "solida maggioranza" a favore del rialzo perché molti ritenevano che fermarsi al primo momento di incertezza avrebbe dato un segnale di scarsa determinazione. Dall'altra parte dell'oceano,
Susan Collins (Fed di Boston) ha
dichiarato che ci vorrà del tempo per far tornare l'inflazione al target del 2% ma, nel breve periodo, i tassi elevati sui Treasury a lungo termine potrebbero ridurre la necessità di un ulteriore inasprimento della politica monetaria.
Nessuna variazione significativa per l'
Euro / Dollaro USA, che scambia sui valori della vigilia a 1,052. L'
Oro continua la sessione in rialzo e avanza a quota 1.892,9 dollari l'oncia. Giornata di forti guadagni per il
petrolio (Light Sweet Crude Oil), in rialzo del 3,97%, dopo che gli Stati Uniti hanno inasprito le sanzioni contro le esportazioni di greggio russo, esacerbando le preoccupazioni sull'offerta in un mercato energetico già equilibrato.
Lo
Spread peggiora, toccando i +201 punti base, con un aumento di 5 punti base rispetto al valore precedente, con il
rendimento del BTP decennale pari al 4,72%.
Nello scenario borsistico europeo sostanzialmente debole
Francoforte, che registra una flessione dello 0,68%, si muove sotto la parità
Londra, evidenziando un decremento dello 0,31%, e contrazione moderata per
Parigi, che soffre un calo dello 0,65%.
Si muove in frazionale ribasso
Piazza Affari, con il
FTSE MIB che sta lasciando sul parterre lo 0,41%, spezzando la catena positiva di tre consecutivi rialzi, iniziata martedì scorso; sulla stessa linea, si posiziona sotto la parità il
FTSE Italia All-Share, che retrocede a 30.194 punti. Negativo il
FTSE Italia Mid Cap (-0,99%); come pure, variazioni negative per il
FTSE Italia Star (-1,34%).
Tra le migliori Blue Chip di Piazza Affari, effervescente
Telecom Italia, con un progresso del 4,07%. Buona performance per
BPER, che cresce del 2,35%. Sostenuta
Tenaris, con un discreto guadagno dell'1,85%. Resistente
Saipem, che segna un piccolo aumento dell'1,46%.
Le peggiori performance, invece, si registrano su
Banca Generali, che ottiene -3,79%. Scivola
DiaSorin, con un netto svantaggio del 3,78%. In rosso
Fineco, che evidenzia un deciso ribasso del 3,27%. Spicca la prestazione negativa di
Campari, che scende del 3,16%.
In cima alla classifica dei titoli a media capitalizzazione di Milano,
Maire Tecnimont (+1,47%),
Intercos (+1,14%),
Cementir (+1,05%) e
Ascopiave (+1,00%).
Le più forti vendite, invece, si manifestano su
Seco, che prosegue le contrattazioni a -13,77%. Sensibili perdite per
GVS, in calo del 4,66%.
Ariston Holding scende del 3,75%. Calo deciso per
Reply, che segna un -3,42%.