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Debole Wall Street dopo prezzi produzione oltre le attese

Commento, Finanza
Debole Wall Street dopo prezzi produzione oltre le attese
(Teleborsa) - Wall Street è poco mossa dopo che i prezzi alla produzione sono aumentati più del previsto a novembre (+0,3% su mese e +7,4% su anno), mettendo un freno alle speranze che l'inflazione si stia raffreddando e alle aspettative di un cosiddetto "pivot" della politica monetaria verso azioni meno aggressive sui tassi di interesse. Gli analisti continuano a prevedere che la Federal Reserve effettuerà un aumento di 50 punti base al termine della riunione di dicembre, un livello inferiore rispetto ai quattro aumenti precedenti. Allo stesso tempo, sono aumentate le preoccupazioni sulla capacità della banca centrale di attuare un "soft landing".

"La combinazione di (ancora) elevate aperture di posti di lavoro, i bassi dati settimanali sulle richieste di sussidi e la robusta crescita dei salari indicano la necessità di un continuo inasprimento delle condizioni finanziarie - ha commentato Mark Dowding, CIO di BlueBay - A questo proposito, riteniamo che la FED non abbia ancora finito e che la prossima settimana non sarà eccessivamente accomodante".

Dopo un novembre molto positivo, gli asset di rischio hanno cominciato a vacillare e tra gli investitori c'è la sensazione che ci possa essere un'ulteriore crisi prima della fine dell'anno, secondo Dowding, il quale sottolinea che "quello che sembrava un forte risk rally di fine anno sta faticando a sostenere la trazione".

Poco mossi i titoli Microsoft a Activision, dopo che la Federal Trade Commission ha avviato una causa legale per impedire al colosso del software con sede a Redmond di rilevare il creatore di videogiochi. L'FTC ha dichiarato che intende impedire a Microsoft di ottenere il controllo su uno dei più grandi studi di gioco indipendenti del mondo e di danneggiare la concorrenza.

Sul fronte delle trimestrali, Costco (grande catena statunitense di ipermercati all'ingrosso) ha registrato ricavi e utili sotto le attese per l'aumento dei costi. Lululemon (rivenditore canadese di abbigliamento sportivo e società quotata al Nasdaq) ha comunicato un outlook inferiore alle aspettative, dopo un terzo trimestre positivo.

Prevale la cautela a Wall Street, con il Dow Jones che continua la seduta con un leggero calo dello 0,24%, mentre, al contrario, giornata senza infamia e senza lode per l'S&P-500, che rimane a 3.958 punti. Senza direzione il Nasdaq 100 (+0,01%); sulla stessa tendenza, pressoché invariato l'S&P 100 (+0,01%).

Tra le migliori Blue Chip del Dow Jones, Walt Disney (+1,87%), Salesforce, (+1,78%), Apple (+1,25%) e Verizon Communication (+1,17%).

Le più forti vendite, invece, si manifestano su Chevron, che prosegue le contrattazioni a -2,32%.

Spicca la prestazione negativa di Wal-Mart, che scende dell'1,55%.

Amgen scende dell'1,53%.

Contrazione moderata per Merck, che soffre un calo dell'1,23%.

Tra i protagonisti del Nasdaq 100, Docusign, (+15,90%), Netflix (+5,43%), Tesla Motors (+4,17%) e Broadcom (+3,49%).

Le peggiori performance, invece, si registrano su Lululemon Athletica, che ottiene -12,08%.

Vendite a piene mani su Lucid Group, che soffre un decremento del 5,00%.

Pessima performance per Dexcom, che registra un ribasso del 4,91%.

Calo deciso per Moderna, che segna un -3,41%.

Tra le variabili macroeconomiche di maggior peso nei mercati nordamericani:

Venerdì 09/12/2022
14:30 USA: Prezzi produzione, annuale (atteso 7,2%; preced. 8,1%)
14:30 USA: Prezzi produzione, mensile (atteso 0,2%; preced. 0,3%)
16:00 USA: Scorte ingrosso, mensile (atteso 0,8%; preced. 0,6%)
16:00 USA: Fiducia consumatori Università Michigan (atteso 56,9 punti; preced. 56,8 punti)

Martedì 13/12/2022
14:30 USA: Prezzi consumo, annuale (preced. 7,7%).
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