(Teleborsa) - La riduzione del
Superbonus dal 110% al 90% a partire dal 2023 farà risparmiare allo Stato
4,5 miliardi di euro. È la stima contenuta all'interno della
relazione tecnica che accompagna il
decreto Aiuti quater in discussione al Senato per la sua conversione in legge e si basa sull'ipotesi che i lavori condominiali si ridurranno del 20% a causa del minor incentivo.
La relazione tecnica ha inoltre stimato che la dilatazione dei tempi per le
villette unifamiliari per poter usufruire del Superbonus al 110% inserita all'interno del decreto costerebbe allo stato circa
270 milioni di euro. L'agevolazione, per quelle che hanno effettuato almeno il 30% dei lavori complessivi al 30 settembre 2022, verrebbe infatti estesa dal 31 dicembre 2022 al 31 marzo 2023. Una volta approvato il decreto inoltre, il Superbonus ridotto al 90% verrà confermato per le villette delle famiglie con un reddito complessivo sotto i 15mila euro (calcolato in base al numero dei componenti familiari) per ristrutturare la propria abitazione principale. Per questa tipologia di abitazione il costo complessivo sull'orizzonte temporale previsto è di
2,5 miliardi.
Nel frattempo un
rapporto del Censis realizzato in collaborazione con Harley&Dikkinson e la Filiera delle Costruzioni ha calcolato che i 55 miliardi di investimenti attivati in questi due anni attraverso il Superbonus hanno mobilitato complessivamente quasi
116 miliardi di euro di produzione aggiuntiva, creando lavoro e ricadute fiscali positive. Lo studio ha inoltre stimato che il maxi incentivo in realtà, al netto del gettito generato, è costato allo Stato solo il 30% di quanto messo a bilancio.