(Teleborsa) - Continuano a essere bersagliati dalle vendite i mercati del
Vecchio Continente che fin da stamane hanno seguito la scia ribassista di
Wall Street che ha pagato l'intenzione del Presidente USA
Donald Trump di
imporre nuovi dazi all'importazione di acciaio e alluminio.
La mossa del presidente potrebbe scatenare un'ondata di protezionismo e intaccare la crescita globale. A impensierire gli investitori anche le parole di
Haruhiko Kuroda. Il Governatore della
Bank of Japan riflette su una
possibile uscita della dalla politica monetaria ultraccomodante.
Anche
Piazza Affari sprofonda in un rosso intenso, mentre è alle porte l'appuntamento di
domenica 4 marzo, con le elezioni politiche italiane che potrebbero aggiungere incertezza sui mercati.
Sostanzialmente stabile l'
Euro / Dollaro USA, che continua la sessione sui livelli della vigilia e si ferma a 1,229. L'
Oro è sostanzialmente stabile su 1.318,3 dollari l'oncia. Seduta in frazionale ribasso per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che lascia, per ora, sul parterre lo 0,44%.
Tra gli indici di Eurolandia pesante
Francoforte, che segna una discesa di ben -2,06 punti percentuali. In retromarcia
Londra che scende dello 0,93%. Giornata no per
Parigi che scivola dell'1,74%.
Giornata nera per la Borsa di Milano, che affonda con una discesa del 2,21%: il
FTSE MIB scivola sotto i 22mila punti proseguendo in tal modo una serie negativa, iniziata mercoledì scorso, di tre ribassi consecutivi. Sulla stessa linea, il
FTSE Italia All-Share crolla del 2,08%.
Andamento negativo a Piazza Affari su tutti i comparti. Tra i peggiori della lista del listino azionario italiano, in maggior calo i comparti
Automotive (-4,29%),
Servizi per la finanza (-3,18%) e
Chimico (-2,87%).
In questa
pessima giornata per la Borsa di Milano, nessuna Blue Chip mette a segno una performance positiva. Le peggiori performance si registrano su
Fiat Chrysler che arretra del 5,44%. Pesanti anche i titoli della Galassia Agnelli con
CNH Industrial in calo del 4,41%. In apnea anche
Exor che arretra del 4,37%. In retromarcia
Ferrari che mostra un -3,56%.
Tonfo di
Fineco che mostra una caduta del 4,01%.
Tra i protagonisti del FTSE MidCap,
Danieli (+2,15%),
De'Longhi (+1,96%), premiata da un upgrade
OVS (+0,85%) e
Mutuionline (+0,79%). I più forti ribassi, invece, si verificano su
Juventus, che continua la seduta con -5,38%.
Lettera su
Maire Tecnimont, che registra un importante calo del 3,90%.
Affonda
Fincantieri, con un ribasso del 3,36%.
Crolla
FILA, con una flessione del 3,32%>