(Teleborsa) -
HeidelbergCement, la controllante tedesca di
Italcementi, in via d'integrazione, annuncia una
completa riorganizzazione delle attività in Italia, secondo quanto previsto dal piano di fusione. Il processo di integrazione, che è ancora in attesa dell’approvazione da parte delle autorità competenti, mira a preservare la lunga tradizione industriale di Italcementi e della sua storia e, al tempo stesso, di procedere ad una razionalizzazione di alcune funzioni ed attività.
Il piano presentato a Bergamo da Bernd Scheifele, CEO di HeidelbergCement, prevede il
mantenimento dell’intera struttura industriale in Italia e del brand Italcementi, in linea con le politiche del Gruppo di conservare le specifiche identità locali delle società controllate. Inoltre HeidelbergCement si avvarrà del management locale alla guida delle operazioni in Italia,
rafforzando le competenze altamente qualificate di ricerca e sviluppo (R&D) che da sempre caratterizzano Italcementi. A tal fine, l'i.Lab di Bergamo – che rimarrà l’headquarter italiano – diventerà sede della divisione di R&D di prodotto di tutto il Gruppo.
Nell’ottica di razionalizzare l’operatività dell’organizzazione, invece,
alcune funzioni di staff ed amministrative verranno accentrate ad Heidelberg.
Sul fronte lavoro, il piano – da completarsi entro il 2020 – prevede la
riallocazione in altre sedi all’interno del Gruppo per circa 170 persone. Eventuali esuberi a Bergamo – prevedibili tra le 230 e le 260 unità – verranno gestiti attraverso lo strumento della Cassa Integrazione, che non sarà ampliata rispetto ai numeri stabiliti dalla procedura già concordata da Italcementi con le competenti autorità. Inoltre, verranno negoziati con i sindacati specifici accordi di uscita anticipata. Al termine del periodo di transizione, nel 2020, circa 210-250 persone rimarranno nella sede di Bergamo.