(Teleborsa) -
Fatturato in calo per Telecom Italia, che però fa appena meglio delle previsioni del mercato. La compagnia telefonica chiude l'esercizio 2015 con
ricavi in calo dell'8,6% ad oltre 19,7 miliardi di euro, a fronte di previsioni degli analisti che variavano da 19,65 a 19,7 miliardi. La crescita organica dei ricavi (a parità di perimetro e cambi registra un -4,6%.
Pur confermandosi negativi,
migliorano i risultati per la divisione domestica, il cui calo rallenta all'1,1%, mentre
il Mobile evidenzia una performance positiva con un +0,7% dei ricavi totali ed un +0,1% dei ricavi da servizi (entrambi migliori delle stime degli analisti).
Gli investimenti industriali, pari a quasi 5,2 miliardi di euro, si mostrano in crescita di rispetto all'esercizio 2014, mentre
l'Ebitda si riduce più del previsto a circa 7 miliardi di euro (-20,3%), a fronte degli oltre 7,1 miliardi attesi dal mercato. Sul risultato hanno pesato
poste straordinarie per circa 1,1 miliardi di euro, oltre ad altri oneri, che non sono stati controbilanciati dalla plusvalenza di oltre 300 milioni di euro relativa alla cessione delle torri di trasmissione in Brasile.
L'indebitamento finanziario netto ammontava a 27,278 miliardi di euro al 31 dicembre 2015, in aumento di 627 milioni di euro rispetto a fine 2014 (26,651 miliardi di euro), nonostante le
plusvalenze derivanti dall'IPO di Inwit e dalla cessione delle torri in Brasile.
Telecom ha
varato anche il Piano industriale, che prevede un
Ebidta in crescita nel 2017 e nel 2018 ed
investimenti in accelerazione a 12 miliardi in Italia.