(Teleborsa) - E' partito il count down alle
elezioni primarie in New Hampshire in vista delle
Presidenziali USA che culmineranno a novembre.
Questa sera i candidati Repubblicani e Democratici si sfideranno per primeggiare nel piccolo Stato nordoccidentale. Un evento che avrà particolare risonanza mediatica soprattutto alla luce dell'inatteso esito delle primarie in Iowa ma anche perchè storicamente l'elettorato del New Hampshire si è dimostrato più orientato verso i candidati in grado di ottenere consensi che verso la loro appartenenza politica.
Tra i
Repubblicani il
favorito è Donald Trump, in cerca di riscatto dopo la disfatta in Iowa. Dubbi sulla tenuta di Jeb Bush che, secondo gli esperti, in caso di risultato particolarmente deludente potrebbe abbandonare la corsa alla Casa Bianca.
Tra i
Democratici è
avanti Bernie Sanders anche se, fanno notare i politologi, la vittoria in Hampshire potrebbe essere vanificata nei mesi a venire dalle primarie nei Paesi a forte presenza di afroamericani.
Quanto a
Hillary Clinton, la parola che ricorre di più sulla stampa USA è "nervosismo": l'
inatteso testa a testa con Sanders in Iowa ha infatti demoralizzato sia l'ex first lady che il suo entourage.
In questo bailamme di congetture e proiezioni c'è
Micheal Bloomberg. In una intervista al
Financial Times il tycoon dei media nonché ex sindaco di New York ha detto di voler
considerare la possibilità di candidarsi alle Presidenziali. "Sto valutando varie opzioni" ha spiegato, senza però aggiungere altro.
Un mese fa era stato il
New York Times ad avanzare questa ipotesi, spiegando che Bloomberg era "disgustato" dai dibattiti dei candidati di entrambe le fazioni.
Secondo il quotidiano il magnate potrebbe correre
con i Democratici oppure
da indipendente, usando i propri mezzi.