(Teleborsa) - Nuova battuta d'arresto per le quotazioni del greggio.
Stamane l'oro nero ha ripreso la corsa al ribasso a causa degli ennesimi
dati negativi giunti dall'economia cinese e dalla sempre più scarse possibilità di un taglio congiunto della produzione di oro nero per frenare la caduta dei prezzi.
La scorsa settimana le quotazioni energetiche avevano ripreso vigore in scia ai
rumors sul possibile abbassamento dell'output da parte di Russia e Arabia Saudita, salvo poi mutare rotta dopo le smentite ufficiali dell'OPEC.
Poco dopo anche l'Iran, che grazie all'
accordo sul nucleare è tornato sul mercato petrolifero globale, ha escluso un taglio alle proprie forniture.
In questo momento i
futures sul Wti in scadenza a marzo stanno cedendo mezzo dollaro a 33,11 dollari al barile, mentre quelli sul
Brent in scadenza ad aprile limano 14 centesimi a 35,85 dollari al barile.