(Teleborsa) - Escalation di tensione nella Striscia di Gaza, dove la guerra è ormai alle porte. A
Tel Aviv continuano a suonare le sirene che avvertono la popolazione dell'arrivo di nuovi razzi, dopo i nuovi
raid notturni.
Un militare israeliano ha indicato la portata dell'attacco, segnalando che sono caduti
365 razzi in soli tre giorni, praticamente uno ogni 10 minuti. Ed il presidente israeliano
Shimon Peres avverte: se non cesserà l'attacco di Hamas, l'operazione potrebbe spostarsi sul suolo terrestre. Ieri,
Israele aveva riordinato le sue truppe sul confine di Gaza.
Dal canto suo, Israele ha colpito
326 obiettivi sensibili dei palestinesi, fra cui postazioni per il lancio di razzi, depositi di armi, zone militari, comandi e tunnel usati a fini terroristici, centrali nucleari. Pesante il bilancio delle vittime: 74 morti e oltre 500 feriti.
Il leader palestinese
Abu Mazen ha infatti denunciato che si tratta di un vero e proprio genocidio, minacciando di ricorrere alle agenzie internazionali ed alla Corte dell'Aja.
Intanto, le
autorità egiziane hanno riaperto il valico di Rafah, per consentire alla popolazione palestinese in fuga di raggiungere il Sinai.
Molto preoccupato il
segretario ONU Ban Ki-Moon, che ha parlato di situazione fuori controllo, affermando di essere "allarmato dalla nuova ondata di violenza che ha travolto Gaza". "Questo è uno dei test più critici che la regione ha affrontato negli ultimi anni", ha aggiunto.