(Teleborsa) - Il mercato del lavoro italiano resta ancora in profonda crisi, soprattutto per quanto riguarda i giovani.
Secondo gli ultimi dati ISTAT, a marzo il
tasso di disoccupazione è sceso di 0,1 punti percentuali rispetto al mese precedente portandosi
al 12,7%.
Da rilevare che i dato di febbraio e gennaio sono stati rivisti al 12,7%.
Nei dodici mesi si è verificato invece un
aumento di 0,7 punti percentuali.
La lettura di marzo
batte le attese degli analisti che erano per un tasso di disoccupazione al 13%.
Nonostante questo, il dato sosta ancora sui valori più alti sia dall'inizio delle serie storiche mensili (2004) che dall'inizio delle serie storiche trimestrali (1977).
Il numero di disoccupati, pari a 3 milioni 248 mila, diminuisce dello 0,2% rispetto al mese precedente (-5 mila) ma aumenta del 6,4% su base annua (+194 mila).
In lieve ripresa, invece, gli occupati: a marzo sono 22 milioni 356 mila, in rialzo dello 0,3% rispetto al mese precedente (+73 mila) ma in discesa dello 0,6% su base annua (-124 mila).
Il
tasso di occupazione, pari al 55,6%, risulta in crescita dello 0,2% in termini congiunturali e in calo di 0,2 punti percentuali rispetto a dodici mesi prima.
Resta alto il tasso di disoccupazione dei 15-24enni che si porta al 42,7% sostanzialmente stabile su mese (42,8% il dato di febbraio) ma in aumento di 3,1 punti nel confronto tendenziale.