(Teleborsa) - Nonostante le difficoltà del meteo, la siccità e una campagna che parte in anticipo con una variabile da circa 7 giorni a 20, a seconda delle diverse aree viticole
, la vendemmia 2022 sarà di qualità senza particolari problematiche. E' quanto prevede il Centro di Ricerca di Viticoltura ed Enologia del Crea-Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria, che ha fornito i primi dati e ha elaborato le tendenze previsionali della nuova vendemmia appena partita.
In particolare il Crea, nonostante l'Italia sia stata accomunata da un andamento meteo omogeneo da nord a sud della penisola con alte temperature e siccità che hanno caratterizzato la primavera, non prevede nessun dramma e incorona
"il vigneto italiano come resiliente ai cambiamenti climatici".Nel complesso l'annata si presenta buona, come indicano i dati rilevati da Patrick Marcuzzo del Crea Viticoltura di Conegliano. "La penuria di precipitazioni - sostengono gli esperti -
ha sicuramente facilitato il controllo delle malattie fungine, riducendo anche il numero di interventi fitosanitari".La produzione 2022 non sarà comunque ricordata come un'annata abbondante, a causa soprattutto dei vigneti non serviti da impianti di irrigazione o bacini di raccolta delle piogge: in
Friuli-Venezia Giulia e in Veneto in leggero calo della quantità di produzione rispetto al 2021 (-10% e -5% rispettivamente). Registrano una flessione anche Lombardia ed Emilia-Romagna e il Piemonte. In sofferenza la Sicilia con cali pari a un -5%/-10% rispetto l'annata precedente. Crescono Trentino-Alto Adige (+5-6% rispetto al 2021) Toscana e Puglia (per quest'ultima è previsto un 10% in più).