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Concorso docenti di religione, il bando entro febbraio. Le richieste di Anief

Anief chiede massima tutela del servizio svolto e tabelle adeguate al profilo professionale

Economia, Scuola
Concorso docenti di religione, il bando entro febbraio. Le richieste di Anief
(Teleborsa) - Dopo oltre vent’anni di assenza di procedure di reclutamento di docenti di religione, si arriva finalmente a definire una procedura straordinaria per l’immissione in ruolo dei precari storici di questo profilo e insegnamento. Dopo che il decreto proroghe, pubblicato in Gazzetta Ufficiale con l'approvazione dell’emendamento "2-ter", ha spostato la pubblicazione del bando al 2024 con un emendamento, la conferma della procedura è arrivata quest’oggi durante il confronto sulla bozza del decreto sulle Disposizioni concernenti le procedure concorsuali straordinarie riservate agli insegnanti di religione cattolica nella scuola dell’infanzia e della primaria e nella scuola secondaria di primo e secondo grado.


L’amministrazione ha assicurato alle organizzazioni sindacali che la procedura sarà bandita nel prossimo mese di febbraio: le regole sono state definite dal decreto PA bis, che ha introdotto anche la quota percentuale alle assunzioni a tempo indeterminato, le quali saranno realizzate con una quota del 70% per la procedura straordinaria, rispetto a quelle previste con concorso ordinario, che invece avranno una quota che si fermerà al 30%.

Il sindacato Anief, oggi presente delegazione composta dalle segretarie generali Chiara Cozzetto e Daniela Rosano, e Moira Pattuglia referente nazionale Irc, ha presentato diverse richieste. "Nel corso del confronto – ha spiegato Chiara Cozzetto - abbiamo chiesto all’amministrazione una particolare valorizzazione dell’esperienza acquisita con l’insegnamento: molti dei colleghi hanno infatti oltre vent’anni di servizio alle spalle e non è accettabile che il servizio svolto non sia adeguatamente valorizzato".

"In particolare – ha aggiunto Daniela Rosano - dovrà essere valutato con un numero maggiore di punti ciascun anno di servizio e in generale il servizio deve avere maggior peso all’interno del punteggio totale. Inoltre, la valutazione del titolo B2 deve essere rimodulata in considerazione del fatto che si parla di colleghi con una formazione molto specifica. Dovrà anche essere riconosciuta nelle tabelle titoli la valutazione delle abilitazioni per il grado di scuola corrispondente e di eventuali specializzazioni oltre a servizio nelle scuole paritarie che fanno parte del sistema nazionale di istruzione".

Sempre per quanto riguarda le modifiche tecniche alla bozza del decreto, ha aggiunto Moira Pattuglia, "è importante anche che nelle griglie di valutazione debba avere più 'peso' la capacità espositiva propria del ruolo, rispetto alle competenze tecnologiche. Infine, tutti gli idonei che saranno inseriti nelle graduatorie devono permanervi fino all’esaurimento delle stesse".

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