(Teleborsa) - Secondo la disamina di
Unger, bastano un "like" o un "segui" e parte subito il tentativo di raggiro. Mentre una indagine di Barclays Bank, la banca nazionale britannica,
il 26% delle vittime delle frodi legate agli investimenti ha meno di 30 anni, mentre il 77% di tutte le truffe si consuma sui social media.Oggi,
l'ampio utilizzo dei social network e l’aumento degli investimenti online - continua Unger - ci rendono particolarmente suscettibili alle truffe, soprattutto quelle finanziarie. Un click o un semplice like può esporci alle insidie di finti guru che, sfruttando proprio i social network, cercano di adescare nuove vittime, soprattutto tra i giovani. Questi sono spesso bersagli privilegiati, spinti dalla scarsa cultura finanziaria e dalla volontà di emulare coetanei che mostrano uno stile di vita ricco e lussuoso. Tuttavia, è fondamentale ricordare che il sogno di lauti guadagni senza adeguate conoscenze non fa sconti a nessuno.
Dunque la leva che sta alla base di tutti i raggiri finanziari è il guadagno facile e alla portata di tutti.
Oggi si sta facendo strada una nuova truffa che sfrutta l’ultima novità del momento: l’AI, ovvero l’intelligenza artificiale. Una nuova "sirena" per gli investitori o, meglio, per i mal capitati che si avventano sul mercato finanziario senza consapevolezza, metodo e la capacità di definire il proprio rischio sopportabile prima di lanciarsi nel mercato.
Si fa credere alle persone che esistano algoritmi di intelligenza artificiale che, se sfruttati con i giusti strumenti informatici, sarebbero in grado di generare investimenti stellari. Questo richiamo all'intelligenza artificiale alimenta la percezione di poter finalmente accedere a un mondo apparentemente magico grazie all’aiuto di un presunto benefattore che ci ha contattati per telefono. L’efficacia di queste truffe nasce dall'ignoranza, intesa come mancanza di conoscenza, in campo sia finanziario che tecnologico. Un’ignoranza che spinge a sovrastimare il proprio potenziale, cadendo nelle trappole di chi cerca di convincerci dell’esistenza di grandi opportunità che chiunque può cogliere, anche senza le opportune conoscenze economiche.
Non c’è niente di più sbagliato del farsi guidare dalla smania di arricchirsi in modo facile e veloce - continua la nota - Ma attenzione, perché anche
le promesse di guadagni in apparenza ragionevoli nascondono delle insidie. Parlare di guadagni fissi su base settimanale o giornaliera nel contesto finanziario è fuorviante. Nessuno può garantire questo tipo di rendite, neppure quando ammontano a percentuali apparentemente più innocue come un 10%. Il mercato non può offrire rendite costanti e ripetitive nel tempo, tuttavia le persone vogliono crederci. Si illudono e sperano di poter accedere ad una ricchezza facile e immediata, esponendosi così a truffe e raggiri.