"Con lo strumento del referendum - prosegue Landini - i cittadini possono decidere direttamente, in questo senso è un voto che non è come le elezioni politiche dove ognuno di noi vota per essere rappresentato da qualcuno, il referendum dà il diritto al cittadino di andare a votare e di decidere, per questo il nostro obiettivo è quello di raggiungere il quorum perchè se raggiungiamo il quorum dal giorno dopo, ad esempio, 2 milioni e mezzo di persone, uomini e donne, avranno il diritto alla cittadinanza che oggi non hanno: tutti i giovani o le nuove persone che sono state assunte dopo il 2015 - che non hanno più la tutela contro il licenziamento ingiustificato - torneranno ad avere questo diritto se sono licenziati ingiustamente a tornare a lavorare ; le persone in aziende sotto i 15 dipendenti - stiamo parlando di altri 4 milioni di persone - avranno delle tutele che non hanno; e ancora, se pensiamo alle morti sul lavoro che è una strage vera e propria (la maggioranza purtroppo di chi si infortuna e muore lavora in aziende in appalto, in subappalto ) noi, di fatto, abrogando quella legge stiamo chiedendo di affermare che la responsabilità deve rimanere sempre in capo all'azienda che decide di appaltare, deve essere lei responsabile e garantire la sicurezza del lavoro lungo tutta la filiera".
Per questo - incalza Landini - è importante che passi questo concetto: "attraverso un voto si può rimettere al centro la persona e i suoi diritti, per questo è fondamentale andare a votare, invitando quante più persone possibili a farlo, soprattutto con quanti pensano che non serve a nulla, ma il voto non è mai inutile, anzi fondamentale per migliorare la vita in meglio".