(Teleborsa) - La guerra commerciale fra USA, UE e Cina potrebbe costare a BMW fino a 1 miliardo di euro, nel 2025. "Non credo che tutte le tariffe dureranno a lungo, ma alcune potrebbero durare restare per più tempo", tuttavia con una stima di costi di 1 miliardo "siamo abbastanza al sicuro". Lo ha detto il CEO di BMW, Oliver Zipse in una intervista a Bloomberg TV.
L'azienda automobilistica ha chiuso l'esercizio 2024 con un calo degli utili del 37% pari a 7,7 miliardi di euro. Le consegne di auto hanno registrato un calo del 4%, con un conseguente impatto sui ricavi, scesi dell'8,4% a 142,38 miliardi di euro.
Il titolo BMW si muove sotto pressione sulla piazza di Francoforte e tratta con una perdita dell'1,92%.
Lo scenario su base settimanale del produttore di auto di Monaco rileva un allentamento della curva rispetto alla forza espressa dal DAX. Tale ripiegamento potrebbe rendere il titolo oggetto di vendite da parte degli operatori.
Le implicazioni tecniche di medio periodo sono sempre lette in chiave rialzista, mentre sul breve periodo stiamo assistendo ad un indebolimento della spinta rialzista per l'evidente difficoltà a procedere oltre quota 81,66 Euro. Sempre valido il livello di supporto più immediato a controllo della fase attuale visto in area 79,24. Le attese più coerenti propendono per un'estensione del movimento correttivo verso quota 77,74 da manifestarsi in tempi ragionevolmente brevi.
BMW, utile -37% nel 2024. Zipse: guerra dazi potrebbe costare fino a 1 miliardo nel 2025

14 marzo 2025 - 11.14