(Teleborsa) - In Italia il 35% delle persone di 16-65 anni ha ridotte competenze nella lettura e comprensione di testi e circa un adulto su quattro presenta ridotte competenze in tutti e tre i domini cognitivi. E’ quanto emerge dal Rapporto ‘ Le competenze cognitive in Italia nel contesto internazionale. I fattori determinanti, i livelli e i rendimenti sociali ed economici’, curato dall’Istituto Nazionale per l’Analisi delle Politiche Pubbliche (INAPP) e presentato in occasione della Conferenza Nazionale PIAAC – ciclo 2.

"L’indagine sulle competenze degli adulti condotta dal nostro Istituto evidenzia l’urgenza di investire in istruzione e formazione per colmare le criticità emerse. - Natale Forlani, Presidente dell’INAPP - Serve il coinvolgimento di attori pubblici e sociali per costruire un’offerta formativa efficace, capace di potenziare le competenze, anche digitali, oggi indispensabili per affrontare con successo il mondo del lavoro e la vita sociale. Inoltre, è necessaria una lettura integrata dei fenomeni in atto nel nostro Paese, analizzando l’impatto dell’invecchiamento della popolazione e delle migrazioni sul patrimonio complessivo di competenze degli adulti in Italia".

Il Rapporto presenta i principali risultati del secondo ciclo dell’Indagine sulle competenze degli adulti realizzata nell’ambito del Programme for the International Assessment of Adult Competencies (PIAAC) dell’OCSE e focalizza l’attenzione sull’Italia e sulle sue aree territoriali in comparazione con gli altri Paesi ed Economie partecipanti al Programma.

In particolare l’indagine sulle competenze degli adulti misura le capacità nella lettura e comprensione di testi scritti, nell’usare informazioni matematiche e nel risolvere problemi in situazioni dinamiche, permettendo di comprendere la situazione del Paese e fornendo strumenti necessari per identificare possibili interventi di politica pubblica volti a innalzare le competenze della popolazione adulta.

Nel nostro Paese il bagaglio medio di competenze possedute dagli adulti non è variato tra il 2012 e il 2023 nonostante si osservino dei peggioramenti significativi nelle regioni del Sud sia in literacy sia in numeracy e nelle Isole solo per la literacy.

Nel decennio intercorso tra le due rilevazioni PIAAC, tuttavia, la composizione demografica della popolazione adulta è cambiata: l'invecchiamento della popolazione e l'aumento dei flussi migratori potrebbero aver contribuito al mancato incremento delle competenze a livello nazionale o al peggioramento riscontrato nelle regioni del Mezzogiorno, poiché immigrati e anziani rappresentano due gruppi di popolazione in cui le competenze tendono ad essere inferiori.
Se la struttura della popolazione, in termini di età e di provenienza, fosse rimasta la stessa del 2012, il quadro sulle competenze nel 2023 avrebbe mostrato risultati migliori sia nel Mezzogiorno sia nel Nord-Ovest.