(Teleborsa) - Chiusura debole per il listino di Tokyo, sulla scia dei ribassi messi a segno da Wall Street, la vigilia, dopo i nuovi dazi annunciati dal Presidente Donald Trump, raddoppiati dal 25% al 50% sull'acciaio, quale ritorsione dell'aumento delle tariffe elettriche imposto dallo stato dell'Ontario (Canada). Il rischio di un impatto recessivo della nuova politica commerciale della Casa Bianca è stato poi compensato da alcuni buoni dati sul mercato del lavoro: l’indagine Jolts del Dipartimento del Lavoro ha mostrato che le offerte di lavoro negli Stati Uniti sono aumentate a gennaio. Ora si guarda ai dati di oggi sull’inflazione, particolarmente attesi.
Si muovono in ordine sparso anche le altre principali piazze asiatiche che chiuderanno più tardi le rispettive sedute, con Singapore che ha ampliato la sua offerta innovativa inserendo contratti derivati sulla criptovaluta USA e sul real brasiliano.
L'indice Nikkei 225 (-0,01%) si attesta sui valori della vigilia; sulla stessa linea, resta piatto Shenzhen, con le quotazioni che si posizionano allo 0,07%.
Leggermente negativo Hong Kong (-0,61%); ottima la prestazione di Seul (+1,51%).
In lieve ribasso Mumbai (-0,58%); come pure, in discesa Sydney (-1,24%).
Andamento piatto per l'Euro contro la valuta nipponica, che mostra una variazione percentuale pari a +0,02%. Appiattita la performance dell'Euro nei confronti della divisa cinese, che tratta con un modesto 0%. Sostanziale invarianza per l'Euro contro il Dollaro hongkonghese, che passa di mano con un trascurabile -0,13%.
Il rendimento dell'obbligazione decennale giapponese è pari 1,52%, mentre il rendimento del titolo di Stato decennale cinese scambia 1,93%.
Tra i dati macroeconomici rilevanti sui mercati asiatici:
Mercoledì 12/03/2025
00:50 Giappone: Prezzi produzione, mensile (atteso -0,1%; preced. 0,3%).