(Teleborsa) - "All'Europa abbiamo proposto di intervenire con un nuovo tetto al prezzo del gas e sul suo disaccoppiamento da quello dell'energia elettrica. Non parliamo di fissare un prezzo ma di cercare un meccanismo stabile contro le speculazioni. Oggi abbiamo gas in abbondanza ma se dovesse verificarsi un evento negativo, la speculazione potrebbe rialzare la testa e la politica sarebbe già pronta a un intervento". È quanto ha affermato il ministro per la Sicurezza energetica e l'Ambiente Gilberto Pichetto Fratin in un’intervista a La Repubblica.
"Al vicepresidente tedesco Haabeck, in visita il prossimo 21 gennaio a Roma, dirò: stiamo coi piedi per terra e troviamo soluzioni.
Per quanto riguarda il disaccoppiamento, la proposta italiana – ha spiegato Pichetto – è di creare le condizioni in Europa per avere prezzi equilibrati, più favorevoli ai consumatori e che stimolino la produzione di nuove rinnovabili. Serve trovare una formula, non più basata sul gas e che vada bene ai 27 membri dell'Ue".
"Sul nucleare credo che il nostro dovere, oggi, – ha detto il ministro – sia spiegare agli italiani che non parliamo più delle grandi centrali di prima e seconda generazione. I nuovi piccoli reattori saranno completamente diversi e migliori, dal punto di vista dell'offerta di energia della sicurezza e dei rifiuti. E poi sono fondamentali per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione. Se spiegheremo queste evidenze, tra pochi anni l’Italia potrà fare scelte nuove, basate sulla convenienza di prezzo e la sostenibilità dell'energia".