(Teleborsa) - "A novembre 2024, le esportazioni italiane verso i mercati extra UE hanno segnato un +5,6% rispetto a ottobre dello stesso anno. Concentrandoci però sul solo mese di novembre 2024 rispetto a novembre 2023, si osserva una sostanziale tenuta (+0,4%) attribuibile alle vendite di beni di consumo durevoli (+29,7%) e non durevoli (+3,0%); un freno deriva invece dalle minori esportazioni di beni strumentali (-7,4%). Settori che hanno risentito maggiormente di dinamiche congiunturali e di un contesto geopolitico complesso.
Sempre novembre 2024 sullo stesso mese dell’anno precedente, i Paesi che offrono il maggior contributo sono la Turchia (+37,7%), Opec (+19,3%), Asean (+12,9%), il Regno Unito (+10,9%) e la Svizzera (+5,7%), calano invece Cina (-19,5%), Stati Uniti (-11,1%) e Giappone (-7,7%)". È quanto afferma il presidente di Agenzia ICE, Matteo Zoppas.

"Guardando l'intero periodo gennaio-novembre 2024, – prosegue Zoppas – emerge un incremento moderato dello 0,8% rispetto allo stesso arco temporale del 2023, confermando una tenuta delle esportazioni che è un fattore assolutamente positivo considerate le sfide economiche globali e la variabilità della domanda internazionale. Una conferma del fatto che il Made in Italy è apprezzato e competitivo e ha ancora ottime potenzialità da esprimere sia attraverso traiettorie consolidate come quella dell'agroalimentare, sia agganciando nuovi trend come quello della space economy e del pharma. Il contributo di novembre 2024 (+0,4%) su novembre dell'anno precedente ha rallentato la crescita dell'export annuale extra UE che passa quindi da un +0,9% del periodo gennaio-ottobre 24 (rispetto a gennaio – ottobre 2023) a un +0,8% di gennaio novembre 2024 sullo stesso periodo dell'anno scorso. Visto che i volumi Extra UE costituiscono una buona parte del totale delle esportazioni, con il dato di novembre si conferma una probabile chiusura del 2024 in linea con l'anno precedente (626 miliardi). Sperare di raggiungere una crescita oltre l'1 o il 2% è da considerarsi un dono".