(Teleborsa) - Il Consumer Financial Protection Bureau (CFPB) degli Stati Uniti ha fatto causa all'operatore di Zelle e a tre delle più grandi banche della nazione per non aver protetto i consumatori dalle frodi diffuse sulla rete di pagamento peer-to-peer più ampiamente disponibile in America.
Early Warning Services, che gestisce Zelle, insieme a tre delle sue banche proprietarie (Bank of America, JPMorgan Chase e Wells Fargo), ha lanciato il suo network per competere con app di pagamento come Venmo e CashApp, senza implementare però efficaci misure di salvaguardia per i consumatori.
I clienti delle tre banche citate nella causa odierna hanno perso più di 870 milioni di dollari nei sette anni di esistenza della rete a causa di queste mancanze, si legge nella nota del CFPB, secondo cui centinaia di migliaia di consumatori hanno presentato denunce di frode e si sono visti negare in gran parte assistenza, con alcuni ai quali è stato chiesto di contattare direttamente i truffatori per recuperare i loro soldi. Anche Bank of America, JPMorgan Chase e Wells Fargo avrebbero omesso di indagare correttamente sui reclami o di fornire ai consumatori il rimborso legalmente richiesto per frodi ed errori.
"Le più grandi banche della nazione si sono sentite minacciate dalle app di pagamento concorrenti, quindi si sono affrettate a immettere sul mercato Zelle - ha affermato il direttore del CFPB, Rohit Chopra - Non riuscendo a mettere in atto le dovute misure di salvaguardia, Zelle è diventata una miniera d'oro per i truffatori, lasciando spesso le vittime a cavarsela da sole".
Zelle consente trasferimenti di denaro elettronico quasi istantanei tramite indirizzi e-mail collegati o numeri di telefono cellulare basati negli Stati Uniti, noti come "token". Gli utenti possono creare più token tra diverse banche e riassegnarli rapidamente tra gli istituti, una caratteristica che ha lasciato i consumatori vulnerabili a frodi.
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