(Teleborsa) - Gli stati Uniti potrebbero entrare in shoutdown nella tarda notte di oggi, a seguito del fallimento delle trattative volte a far passare una legge per rifinanziare il governo federale ed innalzare il tetto del debito. Alla Camera, infatti, è caduto un disegno di legge supportato dal Presidente eletto Donald Trump, che avrebbe consentito al governo di rifinanziarsi per tre mesi e di sospendere il tetto del debito per due anni: 38 repubblicani hanno votato contro il disegno di legge, unendosi ai democratici e facendo cadere la proposta.

Trump e il suo consigliere Elon Musk, Amministratore delegato di Tesla, hanno fatto saltare le trattative su un precedente disegno di legge per rifinanziare il governo, criticato aspramente, e hanno sostenuto il nuovo disegno di legge bocciato anche dai Repubblicani, in cui era stata inserita all'ultimo minuto anche la proposta di sospensione del tetto del debito per due anni.

Il tetto del debito è l’importo massimo che il governo federale può prendere in prestito per coprire le proprie spese e, solitamente, le trattative per l'innalzamento di quel margine si sviluppano per mesi. L'inclusione di questa proposta, all'ultimo minuto, è sembrata quindi un atto 'voluto' di far cadere la proposta di legge.

La nuova proposta includeva anche un’estensione di 110 miliardi di dollari di aiuti in caso di catastrofi e fondi per l'agricoltura, che era parte delle richieste chiave avanzate dai Democratici, ma l'aver inserito la norma sul tetto del debito ha fatto saltare l'intera proposta di legge, anche perché lo scarto dei voti fra Repubblicani e Democratici, in minoranza alla Camera, è minimo ed espone il governo ad una bocciatura delle proposte di legge non concordate sino all'ultimo dettaglio.

Trump aveva dichiarato mercoledì di non voler entrare in carica a gennaio affrontando subito il nodo del limite del debito e di volere l’abolizione permanente di questa clausola che limita l'azione del governo in carica.