(Teleborsa) - Credem, tra i principali gruppi bancari italiani e tra i più solidi a livello europeo, ha definito i primi target intermedi di decarbonizzazione dei portafogli di prestiti e di titoli di proprietà per alcuni settori prioritari, secondo quanto previsto dall’adesione alla Net-Zero Banking Alliance(NZBA) ufficializzata a gennaio 2024. Si tratta, più in dettaglio, dell’iniziativa sotto I’egida delle Nazioni Unite che ha l’obiettivo di accelerare la transizione sostenibile dell’economia reale tramite i principali istituti bancari a livello internazionale, che si impegnano ad allineare i propri portafogli di prestiti e di investimenti all’obiettivo di raggiungere zero emissioni nette entro il 2050, in linea con i target fissati dall’Accordo di Parigi sul clima del 2015.
In particolare, il Gruppo ha definito l’obiettivo di ridurre l’intensità emissiva ponderata delle controparti in portafoglio del 76% per quanto riguarda il settore della produzione di energia elettrica e del 25% nell’ambito petrolio e gas entro il 2030.
"Sono convinto che il settore bancario possa dare un contributo molto importante nel contrasto al cambiamento climatico e nelle sfide ambientali", ha dichiarato Angelo Campani, Direttore Generale di Credem. "In questo senso", ha proseguito Campani, "la definizione degli obiettivi derivanti dall’adesione alla Net Zero Banking Alliance rappresenta un’ulteriore evoluzione del nostro impegno a favore della sostenibilità. Abbiamo integrato il perseguimento di tali obiettivi nel processo di pianificazione industriale. La nostra offerta è caratterizzata da servizi di consulenza e momenti formativi e informativi che coinvolgeranno tutta la nostra rete commerciale per garantire la disponibilità di tutti gli strumenti necessari, ma anche da un’articolata e più ampia proposta di prodotti e servizi rivolti ai nostri clienti privati e imprese. Vogliamo fare la nostra parte anche in quest’ambito", ha concluso Campani, "per dare ulteriore concretezza e solidità alla nostra strategia di creazione di valore e benessere sostenibili nel tempo per i clienti, le nostre persone, gli azionisti e la collettività".
L'attività di definizione dei target è stata realizzata attraverso un processo di calcolo delle emissioni di portafoglio (cosiddette emissioni finanziate). Più in dettaglio, per ogni finanziamento concesso ad un'impresa è calcolato il valore equivalente di emissioni di CO2 corrispondente al settore di appartenenza dell'azienda, alle caratteristiche proprie della stessa ed al livello di allineamento al percorso di decarbonizzazione di riferimento rappresentato dagli scenari elaborati dall'Agenzia Internazionale dell'Energia.
I primi target intermedi al 2030 si riferiscono ai settori della produzione di energia elettrica e dell’estrazione, lavorazione e distribuzione di petrolio e gas, individuati dalla NZBA come ad alte emissioni o ad alta intensità di carbonio (high-emitting sectors e carbon-intensive sectors) e che costituiscono le componenti più significative in termini di emissioni nell’ambito dell’attivo del Gruppo Credem. I due settori identificati, infatti, coprono rispettivamente il 73% delle emissioni dei settori Net Zero prioritari e il 38% delle emissioni totali con riferimento al portafoglio impieghi alle aziende ed il 92% delle emissioni dei settori Net Zero prioritari e il 64% delle emissioni totali con riferimento al portafoglio titoli di proprietà esclusi i titoli governativi.
In particolare, per quanto riguarda la produzione di energia elettrica, l’obiettivo di riduzione rappresenta il 76% dell’intensità emissiva ponderata delle controparti in portafoglio, da una base di 557 tonnellate di CO2 equivalenti per megawattora (557 tCO2e/MWh) al 2023 a un valore medio di 134 tonnellate di CO2 equivalenti per megawattora (134 tCO2e/MWh) al 2030. L’obiettivo fa riferimento a emissioni finanziate pari a 52 mila tonnellate di CO2 equivalenti (52 mila tCO2e).
Nell’ambito petrolio e gas l’obiettivo di riduzione rappresenta il 25% dell’intensità emissiva ponderata delle controparti in portafoglio, da una base di 197 tonnellate di CO2 equivalenti per megajoule (197 tCO2e/Mj) al 2023 a un valore medio di 147 tonnellate di CO2 equivalenti per megajoule (147 tCO2e/Mj) al 2030. L’obiettivo fa riferimento a emissioni finanziate pari a 157 mila tonnellate di CO2 equivalenti (157 mila tCO2e). In entrambi i settori l’obiettivo riguarda le attività di generazione di energia e tiene in considerazione le emissioni delle aziende generate direttamente (cosiddette Scope 1) e indirettamente attraverso l’energia acquistata (Scope 2).
Il Gruppo Credem, tra i principali istituti bancari italiani e tra i più solidi d’Europa, è quotato alla Borsa Italiana ed ha un total business a fine settembre 2024, tra raccolta complessiva e prestiti, pari ad oltre 137 miliardi di euro.