(Teleborsa) - Se in futuro avremo delle pensioni "povere" è perché "siamo passati da un sistema retributivo, retributivo misto, a contributivo. Serve innestare in questo percorso un ulteriore percorso virtuoso. La previdenza complementare, il secondo pilastro, deve essere conosciuto e incentivato". È quanto ha affermato Walter Rizzetto, presidente della Commissione Lavoro della Camera dei Deputati
a margine della presentazione della Relazione annuale 2024 di Fondo Fon.Te svoltasi oggi presso la Sala degli Atti Parlamentari del Senato.



Nonostante l'emendamento alla legge di bilancio 2025 non sia passato, per il senatore di Fratelli d'Italia la via rimane quella del rinnovo della norma sul silenzio assenso per destinare automaticamente il TFR alla previdenza complementare. "Ho cercato di proporre in seno a questa legge di stabilità il tema della riapertura del cosiddetto semestre di silenzio assenso, che alcuni non hanno considerato in modo sufficiente. Però – ha assicurato Rizzetto – io ci riproverò perché ritengo e penso che sia la via per fare stare meglio nei prossimi 20 o 30 anni i nostri futuri pensionati".