(Teleborsa) - "È stato anno eccezionale. Il patrimonio del Fondo è oggi oltre 6 miliardi, per cui ha una percentuale di incremento molto forte, patrimonio ovviamente dei lavoratori. Molto importante è anche il numero dell'incremento delle adesioni. Sono aumentate di più del 7%, che è un dato eccezionale per quanto ci riguarda perché abbiamo sempre viaggiato intorno al 3-4%, massimo 5%. Significa che, con molta fatica, sta passando il messaggio della previdenza complementare. È aumentato il numero delle adesioni anche da parte delle aziende. Sono aumentati in maniera incredibile i rendimenti finanziari perché arriviamo anche ad avere doppie cifre, ci sono alcuni comparti che arrivano addirittura al 14% di rendimento annuo". È quanto ha affermato Maurizio Grifoni, presidente del Fondo Fon.Te., intervenendo al Senato, presso la Sala degli Atti Parlamentari, alla presentazione della Relazione annuale 2024 di Fondo Fon.Te.




"Dal 2008 a oggi – ha proseguito Grifoni – abbiamo avuto un incremento del capitale che è stato conferito al Fondo Fonte di quasi 5 volte quello che ha fatto il TFR. E quindi la previdenza complementare conviene. Conviene perché poi costa poco. Per un lavoratore medio costa 40 centesimi al giorno, come una sigaretta. Questo permette, quindi, al lavoratore di avere una pensione che si affianca a quella obbligatoria, che oggi sta decrescendo perché il tasso di sostituzione, cioè il valore della pensione quando arriva alla fine della propria carriera lavorativa, oggi si aggira intorno al 65-70%. C'è bisogno di dare un'ulteriore spinta di un 20-25% e questo lo può fare la previdenza complementare. Un altro dato importante è che siamo il primo fondo di pensione negoziale che ha investito in economia reale, cioè nell'economia del Paese. Abbiamo investito quasi 600 milioni in private market e la tendenza è arrivare a molto di più. Investiamo nelle aziende italiane e diamo una mano allo sviluppo e alla crescita delle imprese del Paese, anche dove lavorano i coloro che sono iscritti al fondo pensione".


"Incomincia a passare il fatto – ha sottolineato il presidente del Fondo Fon.Te – che la previdenza complementare è necessaria. Specialmente i giovani sono molto preoccupati per quanto riguarda la loro pensione. Si affiancano le preoccupazioni per la sanità, per il lavoro, per i salari. Il Fondo Fonte li sta aiutando anche perché c'è un passaparola reputazionale molto forte, perché noi siamo velocissimi a erogare le prestazioni. Come si vede i rendimenti sono ottimi e sono buoni. E quindi qualcuno incomincia a pensarci e qualcuno incomincia ad arrivare. Ecco spiegati l'aumento delle adesione del 7% e i risultati legati al patrimonio".

"Ciò che appare inevitabile – ha concluso Grifoni – è l'avvio di una seria riforma del sistema previdenziale di secondo pilastro, che migliori le agevolazioni di natura fiscale per rendere la previdenza complementare più accessibile a tutti, in particolare ai giovani lavoratori".