(Teleborsa) - Il Consiglio di Amministrazione di Azimut, gruppo attivo nel risparmio gestito e incluso nel FTSE MIB, ha deliberato di continuare nel processo di scissione di circa 1.000 consulenti finanziari finalizzato a creare una nuova banca (TNB) annunciato a fine marzo e iniziato operativamente a maggio. Il CdA ha anche concordato di entrare in esclusiva con FSI con un valore dell'operazione per Azimut che a tendere è previsto compreso nella forchetta (al netto delle imposte) indicata all'annuncio dell'operazione.
"Nel prosieguo del processo di scissione iniziato operativamente a maggio e finalizzato alla quotazione di TNB abbiamo ricevuto proposte concrete da parte di grandi banche e fondi di private equity - ha detto il presidente Pietro Giuliani - Siamo contenti di essere arrivati a un'esclusiva con FSI su tale opportunità. I risultati di Azimut dell'anno che si sta per concludere (10,62% come performance netta al cliente, 550 - 600 milioni di euro di utile netto previsto, e oltre 17,4 miliardi di euro di nuova raccolta netta proveniente dai 18 paesi in cui operiamo) sono uno stimolo per chiunque voglia condividere con noi questo percorso. In 20 anni dalla quotazione Azimut ha moltiplicato per 15 il capitale investito (100.000 euro sono diventati 1,5 milioni di euro)".
"Siamo estremamente soddisfatti del percorso intrapreso e di quanto già concretamente realizzato per dare vita a una nuova Wealth Fintech Bank, un progetto innovativo che combinerà il valore delle persone con la tecnologia di ultima generazione - ha commentato Paolo Martini, designato amministratore delegato di TNB - Una volta ottenute le necessarie autorizzazioni, la banca sarà tra i leader di mercato in Italia e si distinguerà per un'offerta unica dedicata alla clientela private e alle PMI. Grazie all'integrazione della suite di prodotti del Gruppo Azimut e alla nuova gamma di servizi bancari e di Wealth Management che stiamo sviluppando con i nostri partner, stiamo costruendo una realtà che rappresenterà un punto di riferimento per il settore. Grazie all'emissione di strumenti finanziari partecipativi e al 10% del capitale nei primi 5 anni destinato ai Consulenti Finanziari, ai Manager e ai dipendenti già presenti in struttura e che si uniranno al progetto, ricreando le condizioni di successo analoghe a quelle che hanno caratterizzato il cammino di Azimut vent'anni fa, lanciando al contempo quello che è probabilmente il più grande sistema incentivante e di partnership mai realizzato in Italia per una rete di consulenti finanziari".